Il diamante è una delle pietre preziose più rare e costose, non a caso si dice che un diamante sia per sempre, per la sua durevolezza e bellezza nel tempo.
Una diva come Marilyn Monroe, addirittura, disse che un gioiello con diamante è il miglior amico di una donna, e per questo è fondamentale conoscere bene quello che si sta acquistando, nel caso abbiamo deciso di fare o farci un regalo e di investire sul futuro.
Ma quali sono gli aspetti da valutare nella scelta di un gioiello di diamanti?
Ecco una guida completa per conoscere di più sul mondo della gioielleria e non farsi trovare impreparati e improvvisati.
Le caratteristiche morfologiche della pietra
Prima di tutto è necessario considerare le caratteristiche fisiche della pietra stessa, cioè la sua purezza che è determinata dalla mancanza di imperfezioni che ne mettono a repentaglio la limpidezza e il colore omogeneo.
Questi difetti si chiamano anche inclusioni e non sono altro che resti di altri minerali che sono rimasti intrappolati nella pietra durante la sua formazione.
Il diamante può presentare anche graffi e deformazioni naturali che lo personalizzano a seconda della sua crescita e dell’evoluzione durante il tempo, oppure può mostrare dei difetti causati dal taglio durante l’estrazione e la lavorazione.
La cosiddetta scala GIA
Esiste una scala, considerata a livello internazionale, stabilita dalla Gemological Institute of America, per la valutazione precisa della purezza del diamante.
Secondo la scala GIA esistono dei differenti gradi di purezza:
- FL che sta per Flawless: senza difetti, perfetto, raro e quasi introvabile;
- IF che sta per Internally Flawless : il diamante è privo di difetti ed imperfezioni al suo interno, molto raro;
- VVS che sta per “very very slightly included”: il diamante presenta delle imperfezioni che sono talmente impercettibili da non essere visibili ad occhio nudo e difficili da valutare al microscopio. Esiste una successiva distinzione tra le categorie VVS1 e 2;
- VS che sta per “very slightly included”: la pietra preziosa presenta delle imperfezioni ma non sono talmente estese da comprometterne la qualità ad occhio nudo. Le categorie si suddividono in VS1 e 2;
- SI che sta per slightly included: nel diamante sono presenti delle imperfezioni facilmente visibili ad occhio nudo, e la classe si divide ulteriormente in SI1 e 2;
- Included: sono presenti delle imperfezioni che possono sensibilmente compromettere la purezza, la rarità del diamante e il valore monetario sul mercato della pietra preziosa e del gioiello in questione.
Bisogna ricordare che i difetti rendono unico il diamante e ne assicurano l’aspetto naturale e genuino, escludendo ogni tipo di aspetto artificiale.
Le inclusioni e i difetti interni, comunque, sono valutati in maniera molto più rigida rispetto alle imperfezioni esterne.
Fino alla categoria VS il valore del diamante rimane molto elevato.
Altre caratteristiche che determinano il valore di un diamante
Un diamante è valutato anche secondo il suo peso; l’unità di misura è il carato che equivale circa a 0,2 grammi.
Inoltre, viene valutato il colore della pietra preziosa che va dal bianco intenso, il più raro, fino al giallo.
Il taglio è un altro aspetto importante, si valutano le proporzioni che in alcuni casi riescono addirittura a mitigare le imperfezioni ed esaltare la pietra preziosa stessa.
Una proporzione armoniosa tra le faccette del diamante, inoltre, valorizza la brillantezza e il ritorno di luce della pietra.
Un altro elemento che definisce il taglio della pietra è la simmetria tra le varie parti, tra la tavola superiore, l’apice inferiore e i lati, composti da corona, cintura e padiglione. Si tratta di termini tecnici, quindi nella stima di un diamante è bene farsi consigliare da un esperto nel settore della gioielleria.
Un’ottima politura, una lucidatura effettuata senza graffi e abrasioni, rende il diamante molto più raro e accresce il suo valore sul mercato.
Infine, bisogna valutare la fluorescenza che è la sensibilità verso le radiazioni ultraviolette.
Questo fenomeno può generare delle variazioni al colore e alla purezza del diamante stesso: per non incorrere in spiacevoli sorprese, è sempre meglio effettuare un esame preciso e scegliere il diamante con fluorescenza nulla che non viene attaccato dalle radiazioni.
Questa accortezza è da tenere a mente soprattutto nel caso in cui si acquisti un diamante come investimento futuro.